Il Palazzo dell’Arengo era denominato anticamente Palatium comunis. È un maestoso edificio romano-gotico merlato, situato fra il Palazzo del Podestà e Palazzo Garampi, sede del Comune. Il Palazzo dell’Arengo è il più antico oltre che il più grande e maestoso di questi tre storici edifici della città che affacciano su Piazza Cavour.
Sin dall’inizio del Duecento il Consiglio Generale della città romagnola si riuniva, secondo un antico uso, nella chiesa di Santa Colomba. Nel 1207 i documenti parlavano di un Palatium Comune: in quell’anno l’Arengo doveva già dunque essere sorto. Un frammento di lapide dell’epoca, murato all’esterno di uno dei piloni del portico nell’odierno palazzo, porta il nome del podestà Modio de’ Carbonesi di Bologna, sotto cui l’edificio fu fatto edificare, e la data di costruzione che viene fatta risalire al 1204.
Subì rifacimenti e restauri nel 1562, nel 1672 e nel periodo 1919-23. Dal 1681 al 1857 fu adibito a teatro e fu proprio qui che Carlo Goldoni, giovane studente di Rimini, si recò a vedere le prime commedie, ispiratrici delle sue successive opere.
Il loggiato al piano terra è sorretto da colonne con grandi archi a sesto acuto mentre al primo piano si trova una grande sala con finestre a polifora. Dal piano terra, una scala esterna sulla sinistra della struttura accompagna al Salone dell’Arengo che per ampiezza, proporzioni armoniche e linee delle finestre rappresenta uno dei più belli d’Italia.
Il palazzo è dotato di una torre campanaria, originariamente adibita anche a luogo di detenzione.
Attualmente il Palazzo dell’Arengo, insieme con il Palazzo del Podestà, ospita il Museo d’Arte Contemporanea PART.