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Percorsi felliniani

Rimini e i percorsi felliniani. È a Rimini che Federico Fellini  passa tutta la sua infanzia e giovinezza e anche se si trasferirà molto presto a Roma, evidentemente questa città e la sua gente segnerà per sempre quello sguardo sulle cose e sul mondo così particolare. Tanto che Amarcord, uno dei suoi film più amati e premiati – grazie anche alla collaborazione con Tonino Guerra – oltre a prendere il titolo da un’espressione tipica dialettale riminese (a’m’arcord vuol dire “mi ricordo”), non è altro che  la splendida rievocazione in chiave nostalgica di un tempo perduto, di un mondo dell’infanzia che se ne è andato con i suoi personaggi unici al limite tra la realtà e l’assurdo, la sua vitalità verace, le sue contraddizioni tragiche e comiche allo stesso tempo. Ecco perché i percorsi felliniani a Rimini sono un’autentica esperienza artistica.

Murale personaggi Felliniani

C’è tanto, dunque, di Fellini a Rimini che un tour dedicato al grande regista è assolutamente un must… e solo per suggerire qualche luogo indubbiamente si può partire dal Fulgor, luogo mitico e felliniano per eccellenza, se non altro perché è il luogo in cui Federico incontrò – da piccolo e innamorandosene per sempre – il grande cinema. E il Fulgor – la sala cinematografica più famosa al mondo – è ancora lì dove Federico l’aveva conosciuto, in Corso D’Augusto 162, completamente restaurato e suggestivamente reinterpretato al suo interno dal pluripremiato scenografo e Premio Oscar Dante Ferretti. Altro luogo felliniano per antonomasia è certamente il Grand Hotel di Rimini: bellissimo hotel di lusso a un passo dal mare in stile Liberty, monumento nazionale dal 1984 e metafora dei “desideri proibiti” del giovane Federico. L’ingresso allo stupendo giardino è  libero: una sosta è dunque d’obbligo.

 

Grand Hotel di Rimini

Ma è forse nella città diffusa che si può respirare il Fellini più autentico: è in una passeggiata per la palata (cioè il molo, la lunga lingua di pontile che costeggiando l’ultimo tratto di porto canale sembra tuffare la città direttamente nell’Adriatico) che riaffiorano alla memoria I vitelloni o le bravate di Scureza (il motociclista di Amarcord) o il rumore concitato delle piccole imbarcazioni che salpano per incontrare il piroscafo Rex. O ancora è imbattersi nella Fontana della Pigna, al centro di una splendida piazza Cavour dove rinascono tante celebri sequenze di Amarcord dalle pallate di neve a Gradisca, all’incanto del pavone o alle manine della delicata e comica poesia del più matto del paese. Per non parlare del  Borgo San Giuliano dove ancora il dialetto riecheggia per i vicoli e le piccole case si fanno belle con murales ispirati al grande regista. Eh sì… c’è tanto di Fellini a Rimini…  Addirittura un museo dedicato al suo genio: il Fellini Musem. Un’attrazione culturale da non perdere!