Piatti tipici di Rimini: su gusto e tipicità sulle tavole dei riminesi si potrebbero scrivere libri da riempire un’intera libreria. Detto ciò… fatta salva la Piada o Piadina Romagnola buona per ogni momento e con ogni farcitura, il patrimonio enogastronomico della città è davvero vastissimo e tante sono le succulente libagioni che ogni giorno vengono sfornate dalle cucine delle più tradizionali Arzdore (che in dialetto riminese e romagnolo corrisponde più o meno a un mix tra padrona di casa e assoluta regina della cucina).
Certamente degna di nota è tutta la produzione di primi piatti a base della tradizionalissima sfoglia o pasta all’uovo. Così ci si può davvero sbizzarrire: dalle onnipresenti tagliatelle al ragù alle lasagne al forno, dai tagliolini alle vongole (anzi alle poveracce!) ai ravioli ripieni di erbe e raviggiolo magari con una spruzzata di tartufo bianco di Sant’Agata Feltria, o ai prelibatissimi passatelli e cappelletti in brodo immancabili sulle tavole dei riminesi nei principali giorni di festa. …Insomma la scelta sui primi piatti non manca affatto!
Venendo poi ai secondi, oltre ai piatti a base di squisito pescato (come la Rustida, grigliata mista di pesce riminese o la Seppia con i piselli) anche i piatti a base di carne rappresentano un’assoluta tipicità: come il galletto allo spiedo, la carne bovina di razza romagnola ai ferri, i profumati salumi di Mora Romagnola o – per i più curiosi – i saporitissimi fagioli con le cotiche (legumi e cotenna di suino) e la classica trippa alla riminese.
E se a qualcuno fosse rimasto ancora un po’ di spazio nello stomaco, assolutamente da provare sono i formaggi: primo fra tutti il famoso squacquerone un formaggio delicato e morbidissimo perfetto da spalmare sulla piada, o il fossa da grattare a scaglie su primi piatti e carni. Infine, per brevità, citeremo solo quattro dolci tipici della zona: il Bustreng (a base di mosto e frutta secca), la Pagnotta di Pasqua, la Piada dei Morti (a base di noci, uvetta e mandorle viene fatta solo a cavallo tra ottobre e novembre) e – a sorpresa – la famosissima Zuppa Inglese che, a dispetto del nome, sembra sia stata inventata proprio qui, in Romagna!