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Fellini e Rimini

Rimini è una dimensione della memoria. Il rapporto tra il Regista e la sua città natale è racchiuso in queste sue parole, che ne descrivono la pulsione creativa di un ricordo che si confonde con il sogno e la realtà.

Federico Fellini nasce a Rimini solo un mese dopo che la sua famiglia vi si trasferisce. La casa natale si trovava a Marina Centro, in via Dardanelli e Federico bambino vi abita fino all’età di tre anni, dopo di che la famiglia Fellini si trasferisce in centro storico. L’abitazione non era distante da quel Viale Principe Amedeo che oggi conduce proprio in Piazzale Federico Fellini, dove si trovava il Kursaal , uno stabilimento balneare inaugurato nel 1873 e distrutto nel dopoguerra, considerato il cuore mondano delle vacanze riminesi e delle feste estive. Fellini e i suoi amici da ragazzi vi si recavano spesso per incontrare il bel mondo che lo frequentava.

Proprio di fronte al Kursaal, tutt’oggi si può ammirare il Grand Hotel, un elegante edificio in stile liberty inaugurato nel 1908 e voluto dal Comune di Rimini per attirare personaggi noti e ospiti facoltosi: «Il mondo fiabesco dei ricchi e del lusso», un sogno della giovinezza reso celebre da Fellini nel suo Amarcord. A pochi passi dal Grand Hotel, si trova Fellinia, la Grande Macchina fotografica realizzata dallo scultore Elio Guerra.

Ed è proprio a partire da questa zona, che la città di Rimini ha dedicato numerose vie all’arte Maestro. Innanzitutto alla moglie e attrice Giulietta Masina e poi ai film e ai personaggi da lui creati, a celebrare l’intreccio tra la storia del Maestro e la sua città.

Non lontano dal Grand Hotel, si può raggiungere il molo di Rimini, che dal Faro conduce alla Palata: luogo frequentato dai riminesi in tutte le stagioni. La “palata” vien “citata” all’inizio e alla fine di Amarcord, nelle passeggiate dei protagonisti de I Vitelloni, ed è il molo da cui le navi partono per andare ad incontrare il piroscafo Rex.

Anche il centro storico è fonte di ispirazione per Federico Fellini. Corso d’Augusto, è dove idealmente sfrecciano le auto della Mille Miglia di Amarcord. Piazza Cavour, con il suo Palazzo dell’Arengo, sono la scenografia delle celebrazioni fasciste in Amarcord. Sempre qui si trova la Fontana della Pigna, immortalata in Amarcord nella scena del nevone, e sulla quale si posa il pavone del conte.

Anche Piazza Tre Martiri, compare  in Amarcord, nella scena della benedizione degli animali. Poco distante, in via IV novembre ,si trovava la Bottega “FeBo”, una bottega artistica aperta insieme al pittore riminese Demos Bonini. Fellini realizzava caricature e ritratti per i passanti e ritraeva personaggi del cinema per il Fulgor, il cinema dove guarda il suo primo film da bambino: Maciste all’inferno.

E ancora si potrebbe citare il Borgo San Giuliano, con i suoi murales che riprendono le opere e i personaggli di Fellini: tutta Rimini parla del Maestro!

Ora, Federico Fellini e Giulietta Masina, riposano al Cimitero Monumentale di Rimini sotto la “grande prua”, una scultura in bronzo realizzata da Arnaldo Pomodoro.

Felini al Grand Hotel